Questa è la storia di un alimentatore per computer che al posto dei circuiti elettronici interni aveva un'anima.
Era una tiepida sera d'autunno in quel di Londra e l'alimentatore per computer stava appunto alimentando il computer come tutti gli alimentatori sanno fare e la ragazza che stava davanti al pc picchiettava nervosamente i tasti della tastiera alla ricerca di un qualcosa su google.uk.
Ad un certo punto, alla ragazza che si chiamava Sarah S. venne un'improvvisa voglia di Masturbarsi.
Essendo molto povera e non possedendo oggetti dalla forma fallica, Sarah non sapeva proprio come fare per stimolare la propria Vulva ed ecco, in quel momento, come un fulmine a ciel sereno, comparve magicamente una voce, apparentemente dal nulla:
hai voglia di scopare eh?
Sarah, tutta impaurita, quasi se la fece addosso. Anzi se la fece proprio addosso e si sporcò di cacca tutte le mutandine peraltro già bagnate dal liquido vaginale.
"Ma… chi sei? Chi parla? Mi sono fatta le feci addosso"
"Sono il tuo alimentatore per pc e posseggo un'anima"
"Ma com'è possibile? Gli alimentatori per pc non hanno un'anima ne tantomeno parlano"
"Questo lo dici te cara Sarah, esistono alimentatori con un'anima sparsi in tutto il mondo, è che sono rari da incontrare, è un pò come incontrare una persona con 6 dita"
"Ohhhhhh!"
"Eh si, ascolta qui c'è puzza di merda"
"Si perdonami caro alimentatore ma mi sono Defecata addosso dalla paura"
"Non hai nulla d'aver paura, ora va in bagno a lavarti che poi ne riparliamo"
"Ma come faccio? Qui in Inghilterra non hanno i bidèt!"
"Questo è un bel problema cara Sarah, fammi vedere quante feci hai prodotto"
Con un abile gesto delle mani Sarah stacca l'alimentatore dal pc e se lo accosta in mezzo alle gambe.
"Hmmmm puzza proprio di merda, mi sto eccitando Sarah bella, apri ancora un pò di più quelle belle gambe snelle che ti ritrovi".
Sarah obbedì e spalancò le gambe, era sporca di sterco dappertutto, l'aria diventò irrespirabile.
"Dio maledica gli inglesi e i loro bagni senza bidè!" esclamò Sarah battendo i pugni sopra il tavolo.
"Ma che dici? a me la merda piace, suvvia, spalanca la figa, fanculo ai bidèt"
Sarah aprì il suo sesso e l'alimentatore cominciò a stimolare tutto lo stimolabile. Sarah, immersa nel suo stesso sterco iniziò a godere, incurante del rumore che stava facendo e della puzza che inevitabilmente aveva raggiunto gli altri coinquilini.
Tutto ciò è incredibile, pensò Sarah. E grazie al cazzo, pensò l'alimentatore (che non gliel'aveva detto ma aveva pure la capacità di leggere nel pensiero)
L'alimentatore ormai c'aveva preso gusto ed entrò completamente dentro Sarah, attraverso la vagina.
Era tutto zuppo di merda, liquido vaginale e sangue.
Sarah era già al quarto orgasmo e l'alimentatore non ne voleva sapere di smettere, anzi cominciò a scavare dentro la figa di Sarah che ormai era in coma irreversibile.
L'alimentatore perforò la Parete Uterina e si trovò davanti quello che lui identificò come intestino crasso.
Non vedeva più nulla e pensò che la fecondazione umana avviene tutta al buio, che strano. Come dargli torto? Gli umani nascono tutti da una sborrata oscura conquistata a forza di tranelli e tecniche di seduzione alquanto discutibili.
Sarah si sentì perforare le budella ma era troppo presa dal piacere che quasi non se ne curò.
L'alimentatore insisteva a scavare dentro Sarah che continuava a urlare come una forsennata.
Dal piacere, Sarah, cominciò ad ingoiarsi la merda ed a spalmarsela sul volto.
Che bizzarro modo di morire, pensò Dio, che dall'alto dei cieli, invisible, si stava guardando tutta la scena.
(fine prima parte)
6 commenti:
Sublime.
la Marghe non ha retto. nel senso che non è riuscita ad arrivare alla fine del racconto, non nel senso che non è provvista di una parte indispensabile dell'apparato digerente.
però a pensarghe a ga dito NO GO STOMEGO e questo se pol confermarlo
Non ho mai letto niente di piu' bello, giuro
ciao poesiemerda, ottimo scritto!
volevo avere conferma che quello che si spaccia per te su asphalto
http://www.asphalto.org/go/post_id/1450608
sia in effetti tu.
grazie!
Grazie per gli elogi gentile utente di Poesiemerda, no, non sono io quello di asphalto, penso si tratti di un clamoroso furto d'identità, ma in realtà io chi sono? Un ammasso di particelle? Un lunghissimo codice binario?Potrei dire che io sono io ma sarebbe un pò come dire Ceci n'est pas une pipe, che cosa mi rappresenterebbe?
Ti lascio con queste domande caro Anonimo e mi raccomando di sostenere il vhs e le orge dell'antica Roma, dove si sburravano in faccia e si parlava in latino, sti zozzi, che grandi persone e che tristezza che sia tutto finito.
che goldon
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